Nel Cordone Ombellicale un tesoro da conservare Al momento della nascita il cordone ombelicale viene reciso e buttato via: troppe persone non sanno che conservarlo servirebbe a salvare delle vite umane. Donare il sangue contenuto nel cordone ombelicale, infatti, è un gesto di grande generosità perchè questo sangue è ricchissimo di cellule staminali, le stesse che sono presenti nel midollo osseo, utilizzato nel trapianto per la cura di molte malattia come leucemie, linfomi e potenzialmente anche Sclerosi Multipla. Occorre sapere che circa il 40-50% dei pazienti che necessitano di un trapianto di midollo, non dispone di un donatore compatibile nell'ambito familiare o nei registri internazionali dei donatori volontari: in questi casi, purtroppo piuttosto frequenti, il sangue del cordone ombelicale può sostituire il modollo per il trapianto. Si tratta quindi di un'alternativa incredibile al trapianto di midollo con tre vantaggi in più: maggiori probabilità di trovare un donatore compatibile; semplicità dell'atto della donazione che è totalmente indolore e possibilità di conservare il sangue a 196° sotto zero anche per un decennio. Donare il cordone ombelicale è una procedura molto semplice che non comporta alcun fastidio a mamma e bebè:infatti, solo dopo che il cordone è stato reciso, il sangue in esso contenuto viene aspirato, raccolto in una sacca sterile ed inviato ad una delle Banche del Cordone Ombelicale per le opportune analisi. Perchè sia utilizzato a scopi terapeutici, infatti, bisogna verificare che il sangue sia privo di agenti infettivi. QUALSIASI MAMMA SANA PUO' DUNQUE DONARE con l'unica precauzione di sottoporsi, poco prima del parto, ad un piccolo prelievo di sangue per escludere la presenza di malattie; si tratta, in ogni caso, di esami che la futura mamma farebbe comunque. Per il parto basta recarsi in uno degli ospedali attivi per la donazione del cordone ombelicale e far presente, al momento del ricovero, il desiderio di donare: bisognerà semplicemente firmare un consenso. Un piccolo grande gesto d'amore. Il Centro Sclerosi Multipla di Chieti è a favore di questa iniziativa, anche se al momento attuale non ci sono dimostrazioni certe dell'applicabilità nella cura della Sclerosi Multipla.